È stato un weekend molto importante per Bebe Vio. La portabandiera azzurra ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 ha portato a casa due nuove medaglie fondamentali per la storia della scherma italiana. Sabato ha conquistato l’oro nel fioretto individuale e poi ha vinto l’argento insieme a Loredana Triglia e Andreaa Mogos nella finale del fioretto a squadre contro la Cina.
Per Bebe questi sono stati risultati molto sofferti. Dopo l’oro la campionessa si è lasciata andare in una lunga dichiarazione alla stampa nella quale ha spiegato di aver avuto un infortunio che l’ha costretta ad una nuova operazione.
“I primi quattro anni della preparazione sono andati benissimo, anche nel periodo del Covid, anche grazie ai miei allenatori e alle Fiamme Oro perché ho ripreso persino prima delle altre avversarie” – ha detto Bebe Vio – “L’ultimo anno, invece, è stato parecchio ‘sfigato’ per via dell’infortunio che ho avuto. Lo scorso 4 aprile mi sono dovuta operare e sembrava che a queste Paralimpiadi non dovevo esserci. Abbiamo preparato tutto in due mesi, non so come cavolo abbiano fatto. Non credevo di arrivare fin qui, perché ho avuto un’infezione da stafilococco che è andata molto peggio del dovuto e la prima diagnosi era amputazione entro due settimane e poi la morte. Sono felice, avete capito perché ho pianto così tanto? L’ortopedico ha fatto un miracolo, si chiama anche Accetta tra l’altro… è stato bravissimo, tutto lo staff lo è stato. Questa medaglia assolutamente non è mia, è tutta loro”.
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