Il Cashback di Stato va in “pensione”: lanciata in via sperimentale a dicembre 2020 e riproposta per i primi 6 mesi del 2021, l’iniziativa per incentivare i consumatori a utilizzare carte e app per i pagamenti in negozio non verrà riproposta per il secondo semestre dell’anno, ma dovrebbe ritornare a essere utilizzabile per il 2022.
Questo almeno è il progetto del Consiglio dei Ministri, che ha previsto di versare i risparmi provenienti dalla sospensione del Cashback – pari a circa 1,5 miliardi di euro – a un Fondo per gli interventi in materia di ammortizzatori sociali.
Come verrano erogati i 150 euro del primo semestre di Cashback?
Con le 50 transizioni valide effettuate nell’arco dei sei mesi, tutti gli utenti avranno diritto al rimborso di 150€ previsto dal programma; ogni acquisto con pagamento digitale ha dato diritto a un rimborso del 10% dell’importo speso con un tetto massimo di 15€ per ogni transizione.
Al contrario di quanto accaduto per il Cashback di Natale, quando il rimborso avveniva entro i 60 giorni dalla conclusione del programma, questa volta tutti i pagamenti verranno effettuati entro il 30 novembre 2021.
Anche il Super Cashback, il rimborso da 1.500 euro per i primi centomila aderenti che hanno totalizzato il maggior numero di transizioni, verrà erogato entro il 30 novembre 2021 e dovrebbe riprendere a gennaio 2022, salvo diverse indicazioni.