L’impennata dei contagi diventa ogni giorno più preoccupante. Finora il Governo ha preferito mantenersi cauto sull’aggiunta di ulteriori restrizioni ma i presidenti delle Regioni non vogliono rischiare nuove chiusure a Natale che diventerebbero insostenibili per commercianti e ristoratori. In molti chiedono di seguire quei paesi europei che hanno scelto di penalizzare chi non si è ancora vaccinato.
Come spiega Il Corriere, su questa linea è d’accordo il ministro della salute Roberto Speranza, così come la titolare degli Affari Regionali Mariastella Gelmini che ha detto: “Non c’è alcuna volontà di spaccare il Paese, ma se l’aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni dovesse portare a nuove restrizioni, non sarebbe ipotizzabile mettere sullo stesso piano i vaccinati e i non vaccinati”.
L’ipotesi di limitazioni per i non vaccinati a bar, ristoranti, cinema, teatri e tutti i luoghi al chiuso sembra “inevitabile”. Così come pare scontata la riduzione della validità del Green pass da 12 a 9 mesi. I dati sostengono che la copertura vaccinale cominci a scemare dopo i 6 mesi e il Governo è già al lavoro per organizzare la somministrazione per tutti della terza dose, che con buone probabilità diventerà obbligatoria per il personale sanitario e i lavoratori delle Rsa.
Ci sono dubbi anche sull’efficacia dei tamponi antigenici e c’è chi vorrebbe eliminarli tra gli strumenti utili ad ottenere il Green pass, potrebbero essere usati solo per chi non ha il vaccino ma deve andare al lavoro. Il nuovo decreto potrebbe essere presentato già la prossima settimana.
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