L’aumento dei contagi e l’arrivo della variante Omicron continuano a preoccupare. Il presidente Draghi rimane fermo sulla decisione di far rimanere aperte tutte le attività per preservare la ripresa economica del Paese, ma se la curva epidemiologica continua salire è più che probabile che il governo debba mettere in discussione le proprie posizioni.
Come spiega il Corriere, la prossima riunione della cabina di regia è prevista per il 23 dicembre. Non è escluso, quindi, che verranno introdotte delle restrizioni ad hoc per il periodo natalizio. Pare scontato che la durata del cosiddetto Green pass rafforzato, quello che si ottiene con le prime due dosi di vaccino e che permette al pubblico di entrare nei ristoranti al chiuso, nei cinema, negli stadi e nelle discoteche, verrà prolungato ben oltre l’attuale data di scadenza del 15 gennaio e probabilmente continuerà ad essere richiesto fino al 31 marzo.
Si sta anche valutando l’ipotesi di ridurre la sua validità da nove a sette o addirittura cinque mesi, come ha suggerito il come il ministro Brunetta. La nuova regola potrebbe dare un’ulteriore spinta alle vaccinazioni ma non tutto il governo è d’accordo con questa limitazione.
Pare invece che il consenso sia più diffuso sulla possibilità di richiedere un ulteriore test negativo all’entrata di luoghi dove si creano assembramenti e dove non è possibile mantenere il distanziamento. Per accedere a discoteche e feste potrebbe non più bastare il Green pass rafforzato ma sarà necessario mostrare anche l’esito negativo di un tampone. La nuova regola potrebbe entrare in vigore già dal 27 dicembre, in tempo per Capodanno.
Anche per i centri commerciali potrebbero arrivare nuove restrizioni. Tra le ipotesi c’è quella di rendere obbligatorio il Green pass “base” o di contingentare gli ingressi, come accade già nei grandi magazzini. Al momento non è prevista invece la necessità di indossare le mascherine all’aperto. Saranno i sindaci e i governatori a decidere se è il caso o meno di imporre tale obbligo.
Anche per le feste nelle abitazioni private non ci saranno restrizioni. Il ministro Speranza ha espresso la sua preoccupazione e ribadendo che è necessario che ogni cittadino faccia la sua parte al fine di “evitare situazioni di rischio”.
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