Sono iniziati i primissimi, preannunciati, tagli sulle forniture di luce e gas ad uso e consumo degli italiani. A fine luglio era stato fissato l’obiettivo della riduzione del 7% sul consumo di gas, che significa una riduzione di 4 miliardi di metri cubi sui 55 previsti.
Come si stanno muovendo le regioni? Ad ora a livello nazionale non ci sono vincoli, ma soltanto raccomandazioni, ed ogni capoluogo di regione ha deciso di agire in maniera autonoma.
Ordinanze e raccomandazioni nelle città italiane
La città di Torino è quella che si è attivata per prima. Il capoluogo piemontese ha già ridotto l’intensità dell’illuminazione pubblica e, in vista dell’autunno, ridurrà di 2 gradi il riscaldamento negli uffici pubblici.
Segue Milano, dove ad oggi non ci sono ancora ordinanze ma raccomandazioni: è stato chiesto agli esercizi commerciali di tenere le porte chiuse per mantenere la temperatura ideale con un consumo minore su aria condizionata e sul prossimo uso del riscaldamento. Inoltre, è stato raccomandato di non scendere sotto i 26 gradi negli uffici pubblici, ma anche nei negozi e nelle case.
A Firenze invece, non si parla di raccomandazioni ma di vera e propria ordinanza: dal primo agosto è vietato tenere aperta la porta aperta nei negozi, con multe che vanno dai 25 ai 500 euro per i trasgressori. A questa ordinanza si aggiungono alcune raccomandazioni come quella di stirare solo il necessario e fare un uso consapevole degli elettrodomestici.
Scendendo verso sud, la città di Bari ha deciso di sostituire le vecchie luci per l’illuminazione pubblica con nuovi impianti più efficienti dal punto di vista energetico.
A Genova, come spiega il vice sindaco, non sono stati effettuati tagli o riduzioni sull’illuminazione pubblica in quanto questa è già a bassissimo consumo grazie ad un impianto moderno. Dal fronte raccomandazioni, il capoluogo ligure dichiara di affidarsi alle direttive del Governo.
A Belluno invece si è optato per il totale spegnimento delle luci pubbliche dalle 2:30 alle 5 del mattino.
Nella Capitale invece non ci sono stati interventi, ordinanze o raccomandazioni.
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