Lo abbiamo detto tante volte, il lockdown, che tanto ci mette in crisi, ha anche dei risvolti positivi, specie per la natura e il mondo animale. Ora anche i sismologi di tutto il mondo ne valutano i benefici, perché grazie all’assenza di rumore proveniente dall’attività umana, i loro strumenti sono in grado di captare le vibrazioni della terra in maniera più precisa e nitida.
Paula Koelemeijer, sismologa inglese, ha riferito The Atlantic che con l’annuncio del lockdown in Gran Bretagna, il suo sismometro ha registrato un forte calo delle vibrazioni prodotte dall’attività umana.
Questo fa sì che un terremoto di magnitudo 5.5 dall’altra parte del mondo, prima non registrabile per il troppo rumore, adesso viene captato dagli strumenti anche durante il giorno. Il rallentamento dell’uomo porta con sé un cambiamento positivo per la terra, ma si tratterà di un cambiamento che difficilmente rimarrà costante, prima o poi torneremo alle nostre vite. Sarà difficile cambiare le nostre abitudini in maniera così radicale.
Anche i fondali marini non sono da meno in questo periodo. Michelle Fournet, ecologa marina di Cornell che studia gli ambienti acustici, vorrebbe installare dei microfoni sottomarini in Alaska e Florida, per osservare in che modo le acque siano cambiate senza il rumore dalle navi da crociera.
Torneremo sicuramente alle nostre vite, anche se ancora non sappiamo bene né quando e né come, ma “ascoltare” il silenzio e il modo in cui la natura si sta riprendendo i propri spazi, mentre l’uomo arretra, è un’esperienza che sicuramente resterà impressa nella nostra mente.
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