Nelle ultime settimane l’Agenzia Spaziale Europea sta monitorando il livello di inquinamento osservando le principali città d’Europa in lockdown attraverso i satelliti del programma Copernicus.
Dopo lo studio realizzato a fine marzo, il Reale Istituto Meteorologico d’Olanda (KNMI) ha pubblicato nuovi aggiornamenti constatando un importante abbassamento dei livelli di concentrazione di biossido di azoto: Madrid, Milano e Roma vedono una riduzione del 45%, mentre Parigi registra addirittura un calo del 54%.
Questi risultati possono dipendere da più fattori, in primis dalle condizioni meteorologiche, ed è importante trarre le conclusioni solo dopo aver analizzato e confrontato lunghi periodi di tempo. “La media dei dati per periodi di tempo più lunghi ci consente di vedere cambiamenti più chiari nelle concentrazioni dovute all’attività umana” – spiega Henk Eskes del KNMI – “Per questo motivo, le mappe mostrano concentrazioni su un periodo mensile e sono fornite con un’incertezza del 15% che riflette la variabilità meteorologica non rilevata nelle medie mensili utilizzate”.
Dal momento che le misure di lockdown rimarranno attive anche nelle prossime settimane, gli esperti dell’KNMI continueranno a lavorare per avere dati ancora più precisi e accurati. Ecco, intanto, le immagini che confrontano i mesi di marzo e aprile 2020 con lo stesso periodo dell’anno precedente:
Further analyses of @CopernicusEU #Sentinel5P data made by @KNMI show that NO2 concentrations remain low as Europeans stay at home: #Madrid, #Milan and #Rome saw decreases of around 45%, while #Paris saw a dramatic drop of 54%.
More: https://t.co/qiQjKFwv0J#COVID19 #Quarantine pic.twitter.com/YkfQn9IUxI
— ESA EarthObservation (@ESA_EO) April 16, 2020