Un errore ripetuto troppe volte che ora si è trasformato in altrettante multe e migliaia di euro da pagare. Al volante c’era Shabi Callanchan, 23 anni. I suoi genitori sono originari delle Isole Mauritius ma lei è nata è cresciuta a Lecce. A causa del Covid il padre ha dovuto chiudere il bar, l’entrata economica principale della famiglia. Shabi si è rimboccata le maniche e ha trovato impiego per un ristorante di sushi, per il quale ha fatto le consegne per più di un anno.
Per fretta, o per semplice disattenzione, Shabi ha preso l’abitudine di passare in un tratto riservato solo ai mezzi pubblici. Le telecamere l’hanno ripresa e hanno segnalato l’infrazione per 70 volte. Ora si trova a dover pagare una cifra considerevole, in pratica tutti i soldi messi da parte per aiutare la sua famiglia.
Intervistata da Repubblica, l’avvocata della ragazza, Alessandra De Carlo, ha detto che farà ricorso. “Shabi è mortificata” – spiega l’avvocata – “Non pensava mai mai di incappare in una simile situazione e non sa come fare”. Al suo fianco si è anche schierato lo Sportello dei Diritti di Lecce, che ha ricevuto molte altre segnalazioni simili. Secondo l’associazione c’è un chiaro problema nella segnalazione del tratto, tra l’altro nemmeno così pericoloso. Una semplice svolta si è trasformata in una vera “macchina mangia soldi per i cittadini”.
“È chiaro che si tratti di un caso limite, per il quale si farà comunque ricorso” – commenta il Presidente Giovanni D’Agata – “Sono migliaia gli automobilisti che si sono visti recapitare questo tipo di verbali. È evidente, quindi, che ulteriori correttivi sono necessari ben prima della più volte sollecitata messa in cantiere della rotatoria, perché è comunque assurdo che una semplice svolta in un tratto, peraltro, non così eccessivamente pericoloso per la sicurezza stradale, si sia trasformato in una macchina mangia soldi per i cittadini”.
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