L’impennata dei contagi avvenuta negli ultimi giorni costringerà il governo a rivedere le restrizioni finora in vigore. Oggi è stato convocato un Consiglio dei ministri che dovrà decidere quali strategie adottare. Come spiega il Corriere, la linea è quella di correre verso misure più rigide e i 180.000 casi registrati ieri in Francia non fanno che aumentare la preoccupazione generale.
Sembra sempre più plausibile l’ipotesi di richiedere a tutti i lavoratori italiani il certificato “2G”, il cosiddetto green pass rafforzato che si ottiene solo con la guarigione dal Covid o con il vaccino. Se tale misura venisse approvata, tutti coloro che al momento ottengono la certificazione verde con il tampone non potrebbero più recarsi al lavoro: un “obbligo mascherato” per dare una spinta decisiva alla campagna vaccinale.
Il governo al momento è diviso ma pare che il premier Draghi sia favorevole e voglia far partire l’obbligo dai dipendenti della pubblica amministrazione. “Con i dati di Omicron io applicherei il super certificato a tutto il mondo del lavoro, che conta 25 milioni di persone” – ha commentato il ministro Renato Brunetta — “Il punto di arrivo è il lockdown per i non vaccinati”.
Anche sulla possibilità di ridurre la quarantena per le persone entrate in contatto con un positivo i pareri non sono per nulla compatti. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha inviato un documento al Comitato Tecnico scientifico dove richiede di accorciare o di azzerare del tutto la quarantena per i vaccinati con tre o due dosi. Molti esponenti del Cts hanno dimostrato la loro perplessità definendo questa una proposta “da brividi” che potrebbe trasformarsi in un “liberi tutti in un momento drammatico”.
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