Ryanair vuole tornare a volare dopo il primo luglio. È quanto ha detto il presidente dalla compagnia low cost, David O’Brien, in un’intervista telefonica al Corriere della Sera. L’obiettivo è quello di riportare in pista almeno il 40% degli aerei coprendo il 90% delle destinazioni e arrivando a proporre circa mille voli al giorno.
I viaggiatori dovranno essere sottoposti al test della temperatura e sarà obbligatorio l’uso della mascherina. L’azienda, invece, si imporrà fermamente contro le misure di distanziamento sociale: “Come fai a tenere distanti le persone 1-2 metri?” – commenta David O’Brien – “Nemmeno bloccando il posto centrale della fila ci riesci. A suo avviso è sufficiente rispettare due sole misure di sicurezza: “coprire bocca e naso e farsi controllare la temperatura del corpo”.
Al momento Ryanair è in attesa che i vari stati comunichino le informazioni in merito alle restrizioni di viaggio, prima in Europa e poi in tutto il mondo. O’Brien confida però che le varie misure di sicurezza diano il via libera a partire da luglio: “notiamo una convergenza sul 1 luglio come data di riapertura”, ha detto.
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