Com’era prevedibile l’impennata dei contagi, che ieri ha raggiunto il picco dei 98.020 casi, ha spinto il governo ad un’ulteriore stretta sulle restrizioni. Come spiega il Corriere, è stato varato un lockdown per i non vaccinati che, a partire dal 10 gennaio, non potranno più accedere a tutte le attività sociali e ricreative, sia al chiuso che all’aperto.
Il cosiddetto “green pass rafforzato”, quello che si ottiene dopo essere guariti dal covid, oppure se ci si è vaccinati con due dosi da meno di 4 mesi o con tre dosi, servirà per tutte le principali attività. Sarà richiesto per accedere a hotel, ristoranti (anche all’aperto), feste religiose, sagre, congressi, stadi, piscine e centri sportivi. Servirà anche per utilizzare tutti i mezzi di trasporto e sarà obbligatorio indossare una mascherina Fpp2 su treni, aerei, navi, autobus, tram, metropolitane.
Fino al 31 gennaio saranno vietati tutti gli eventi che implichino assembramenti, anche all’aperto. Discoteche, sale da ballo, sale da concerto e locali simili rimarranno chiusi. La capienza massima degli stadi e dei palazzetti al chiuso verrà ridotta rispettivamente al 50% e al 35%.
Cambiano anche le regole per la quarantena. Chi ha avuto un contatto stretto con un positivo – qui tutti i casi spiegati nel dettaglio – non dovrà rimanere in isolamento se ha completato il ciclo vaccinale primario, se ha già ricevuto la terza dose o se è guarito da 120 giorni. Fino al decimo giorno dall’ultimo contatto queste persone dovranno indossare mascherine di tipo Fpp2 e, qualora si verificassero sintomi, effettuare un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso. Chi ha ricevuto il vaccino da più di quattro mesi, invece, dovrà rispettare una quarantena di sette giorni, con obbligo di tampone negativo al termine di periodo di isolamento. Per chi non è vaccinato, infine, rimangono in vigore le regole precedenti e dovrà rimanere in isolamento per dieci giorni.
Non ci sono ancora indicazioni in merito all’obbligatorietà del super green pass per tutti i lavoratori. Il governo affronterà il tema in un Consiglio dei ministri previsto per il 5 gennaio.
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