Il governo ha firmato un nuovo decreto che prevederà una stretta sulle misure di sicurezza con l’obiettivo di contenere i contagi da Covid-19. Secondo quanto riportato da Il Corriere, fino al 15 gennaio non sarà possibile muoversi tra regioni ad eccezione di “spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Sarà consentito ritornare nel proprio di luogo di residenza o all’indirizzo del proprio domicilio, ma non ci si potrà recare nelle seconde case presenti in altre regioni. Rimarrà in vigore la deroga per le visite ad amici e parenti: “è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata una volta al giorno, e nei limiti di due persone”.
Il coprifuoco viene confermato alle 22. Il 7 e l’8 gennaio verranno considerati “gialli”: saranno aperti i bar e i ristoranti fino alle 18, oltre ai negozi e ai centri commerciali. Il 9 e il 10, invece, saranno “arancioni”: bar e ristoranti saranno chiusi mentre negozi, i parrucchieri e i centri estetici potranno svolgere regolarmente la loro attività. Non sarà possible uscire dai comuni “con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini”.
Dall’11 gennaio le Regioni verranno nuovamente suddivise nelle consuete fasce di colore che seguiranno, però, dei nuovi criteri in base alle soglie di Rt. Se l’indice di trasmissibilità pari a 1 la regione sarà classificata come arancione, se pari a 1,25 entrerà invece in zona rossa. Le varie suddivisioni verranno decise l’8 gennaio in base ai dati presentati dall’Istituto superiore di Sanità l’8 gennaio.
Si auspica, infine, che dal 15 gennaio alcune regioni possano accedere alla zona bianca dove l’indice RT dovrà essere inferiore a 0,5. In questa nuova fascia potrebbero riaprire ristoranti, bar, musei, palestre, cinema e teatri. Rimarrà comunque l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso, il divieto di assembramento e l’obbligo di disinfettare le mani prima di entrare nei locali. Così ha commentato il ministro Boccia: “Fino al 15 gennaio ci sono queste misure e stiamo inasprendo le soglie. Tutti vorremmo tornare bianchi, è una cosa che è sul tavolo ma ne discuteremo al momento opportuno”.
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