Il Lago di Vico, uno splendido specchio d’acqua nella Provincia di Viterbo, è stato salvato da scomparsa certa. Il lago è, infatti, uno dei bacini idrici utilizzati per la coltivazione delle nocciole, le cui pratiche intensive messe a terra negli ultimi anni ne stavano piano piano riducendo la portata e ne stavano inquinando le sue acque.
Fortunatamente, grazie alle proteste di ClientEarth e Lipu, il Consiglio di Stato ha deciso di intervenire e salvarlo.
Il Lago di Vico è salvo dalla distruzione
Il Consiglio di Stato ha così varato un ordine rivolto alla Regione Lazio per intervenire e salvare il lago dall’inquinamento e dallo sfruttamento idrico incontrollato. La Regione avrà 6 mesi di tempo per attuare delle misure in sua protezione.
Bisognerà agire sull’uso massivo dei fertilizzanti adoperati per la coltivazione delle nocciole, i quali stanno inquinando il lago e il suo habitat. L’inquinamento ha reso l’acqua non potabile, minacciando così animali e piante che vi vivono, ma anche la salute di coloro che abitano nei suoi dintorni o che hanno attività legate al lago.
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