In una straordinaria operazione di salvataggio, una megattera impigliata in circa 800 kg di reti da pesca è stata liberata al largo della costa di Gippsland, Australia. Il drammatico episodio ha avuto inizio domenica 23 giugno, quando l’enorme cetaceo è stato avvistato per la prima volta, ma solo giorni dopo, vicino a Lakes Entrance, gli operatori sono riusciti a localizzarla nuovamente e ad iniziare le complesse manovre di salvataggio.
Il salvataggio della megattera impigliata nelle reti da pesca
Per evitare che l’animale sfuggisse ancora, un team di esperti ha deciso di applicare una boa telemetrica alla megattera, permettendo così un costante monitoraggio dei suoi spostamenti.
Una volta individuata la strategia corretta per aiutarla è scattata l’operazione di liberazione, che ha richiesto il taglio di ben 185 metri di corde e la rimozione di oltre 11 boe galleggianti.
In un video è stata ripresa l’intera operazione:
Gli esperti ritengono che l’attrezzatura da pesca nella quale la megattera era rimasta intrappolata possa provenire da una nave internazionale e che l’incidente sia avvenuto nelle acque antartiche.
Ogni anno, secondo uno studio della Commissione Internazionale per la Caccia alle Balene, circa 300.000 balene, delfini e focene perdono la vita a causa delle reti da pesca e dei rifiuti marini. Questo dato allarmante mette in luce la gravità dell’inquinamento oceanico, una minaccia globale che colpisce interi ecosistemi marini e mette in pericolo la vita di numerosi animali.
L’operazione di salvataggio è stata complessa e impegnativa e il cetaceo, agitato e stressato, ha reso il compito ancora più arduo. Tuttavia, il team ce l’ha fatta ed ora la megattera è salva da quello che sarebbe stato un triste destino.
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