In Australia, un progetto pionieristico sta salvando le rane dalla chytridiomicosi, una malattia fungina che ha portato all’estinzione di almeno 90 specie di anfibi. Sebbene trattamenti efficaci siano stati sviluppati in cattività, gestire la malattia in natura resta una sfida, questo però è un punto di partenza importante per preservare la specie.
Le mini-saune per salvare le rane da un fungo letale
Anthony Waddle e i colleghi dello zoo Taronga Conservation Society Australia hanno presentato un approccio semplice: microhabitat riscaldati a oltre 28°C, poiché il fungo non tollera temperature elevate.
Excited to announce our new work to protect endangered frogs from the devastating chytrid fungus pathogen has been published in Nature! @Macquarie_Uni @UniMelb @SchmidtFellows @_aaausa https://t.co/OJBPsrzbdH pic.twitter.com/BNawHntDze
— Anthony Waddle (@AnthonyWaddle) June 26, 2024
Utilizzando mattoni impilati in una serra riscaldata dal sole, i ricercatori hanno creato delle “saune per rane”. Testando il sistema sulle rane verdi e dorate australiane (Ranoidea aurea), hanno osservato che gli anfibi preferivano le aree calde. Questo calore aumentava la temperatura corporea delle rane abbastanza da ridurre e eliminare le infezioni fungine. Le rane trattate in questo modo mostravano poi resistenza alla malattia anche in condizioni fresche.
Il successo di questo metodo potrebbe rivoluzionare la conservazione degli anfibi a livello globale, offrendo una soluzione replicabile in natura per combattere la chytridiomicosi.
Foto: X.