Da fine giugno, le coste di Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Calabria saranno sorvegliate da nuovi e insoliti guardiani: i Tartadogs. Queste unità cinofile, composte da un conduttore e un cane appositamente addestrato, avranno il compito di affiancare il personale esperto, autorizzato dal Ministero dell’Ambiente, per individuare e mettere in sicurezza i nidi di tartaruga marina.
Il progetto, denominato Life Turtlenest, è cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea e coordinato da Legambiente, con il coinvolgimento dell’Enci – Ente Nazionale Cinofilia Italiana. L’obiettivo principale è quello di velocizzare e ottimizzare l’individuazione dei nidi, specialmente in quei casi dove non ci sono evidenti segni visibili che ne permettano il riconoscimento.
Come i cani proteggeranno i nidi delle tartarughe
Le uova di tartaruga possono essere sepolte fino a un metro di profondità sotto la sabbia, rendendone difficile l’individuazione anche per gli osservatori più attenti. Tuttavia, questo non rappresenta un ostacolo per il formidabile fiuto dei cani. I Tartadogs sono quindi fondamentali per localizzare le uova che necessitano di protezione o ricollocazione.
Il progetto prevede l’impiego di quattro unità cinofile, formate da cani di tre razze diverse: due labrador (un maschio e una femmina), un Pastore Olandese e uno Springer Spaniel. Ciascun cane lavora con un conduttore, e le squadre sono composte da due donne e due uomini, tutti con diverse età ed esperienze.
Il benessere dei Tartadogs è una priorità assoluta. Per questo motivo, le unità cinofile opereranno solo nelle prime ore del giorno, quando le temperature sono più miti e adatte alla ricerca. Le attività sono progettate per essere piacevoli e basate sul gioco tra il cane e il suo conduttore, assicurando che il lavoro sia un’esperienza positiva per gli animali.
L’iniziativa rappresenta un passo significativo nella protezione delle tartarughe marine, specie minacciata da numerosi fattori, tra cui la perdita di habitat e il cambiamento climatico. Attraverso il progetto Life Turtlenest, l’uso innovativo delle unità cinofile permette non solo di migliorare l’efficienza delle operazioni di individuazione dei nidi, ma anche di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione delle tartarughe marine.
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