Il mondo della moda segna un importante traguardo etico: il “Max Mara Fashion Group” ha annunciato ufficialmente la sua decisione di abbandonare l’uso di pellicce animali nelle sue collezioni. Questa mossa è stata accolta con entusiasmo dalle organizzazioni per la protezione degli animali, che da tempo portano avanti campagne per sensibilizzare l’opinione pubblica e le aziende sulla crudeltà legata al commercio delle pellicce.
La campagna ‘Fur Free’
La decisione di Max Mara arriva dopo una lunga e intensa campagna condotta dalla Fur Free Alliance, una coalizione di oltre 50 organizzazioni per la protezione degli animali. Durante le settimane della moda di febbraio 2024, la coalizione ha lanciato una campagna globale che ha visto la partecipazione di migliaia di attivisti, culminata con un’azione spettacolare: una mongolfiera che sorvolava la sede di Max Mara a Reggio Emilia con uno striscione che esortava il marchio a diventare fur-free.
Secondo la Humane Society International, sono state inviate oltre 270.000 email, effettuate 5.000 telefonate e pubblicati innumerevoli post sui social media per fare pressione su Max Mara.
In una nota, Max Mara ha confermato che non utilizza pellicce animali già da molte stagioni e che la nuova politica fur-free è stata adottata ufficialmente per tutte le collezioni future.
“Confermiamo che nei brand di Max Mara Fashion Group non si commercializzano prodotti con pelliccia da molte stagioni,” ha dichiarato un portavoce dell’azienda, aggiungendo che la decisione era stata comunicata internamente ai collaboratori per proteggerli da pressioni esterne e violazioni della privacy.
Martina Pluda, direttrice per l’Italia di Humane Society International/Europe, ha espresso grande soddisfazione per la decisione, sottolineando come la campagna e l’impegno degli attivisti abbiano finalmente portato a questo risultato positivo. Anche Joh Vinding, presidente della Fur Free Alliance, ha lodato Max Mara per essersi unita ad altre prestigiose case di moda come Prada, Gucci, Versace e Valentino nel bandire l’uso di pellicce animali.
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