Qualche settimana fa tre esemplari di bradipo sono stati reintrodotti con successo nel loro habitat naturale all’interno dell’Area di Conservazione Regionale Comunal Tamshiyacu Tahuayo, in Perù, dopo esser stati salvati da un triste destino. La loro storia segna un passo significativo nella conservazione dell’habitat della foresta amazzonica e della collaborazione dell’essere umano per proteggerla.
Il percorso di recupero e il rilascio in natura
Prima di essere rilasciati, questi animali hanno vissuto una storia di sofferenza e resilienza. La madre e il suo cucciolo erano stati trovati in condizioni critiche nella zona bassa di Belén: disidratati, esposti al sole e con la madre legata con un filo metallico. Grazie all’intervento del Gerfor, istituto per la conservazione dell’habitat della zona (Gerencia Regional Forestal y de Fauna Silvestre), sono stati rapidamente soccorsi e sottoposti a trattamenti veterinari intensivi per stabilizzarli.
Dopo dieci giorni di cure, i bradipi hanno mostrato segni di miglioramento significativi, che hanno portato alla decisione di reintrodurli nel loro habitat naturale. La liberazione è avvenuta sotto il coordinamento attento del team del Gerfor e del lodge Tamshiyacu Tahuayo, che hanno garantito che ogni aspetto della reintroduzione fosse gestito con la massima cura.
Il rilascio dei bradipi, che includeva una femmina adulta con il suo cucciolo e un’altra femmina giovane, è stato effettuato in due diverse aree della riserva. La madre e il suo piccolo sono stati liberati nella Quebrada Blanco, mentre la giovane femmina è stata reintrodotta nei pressi del Palmichal, lungo il fiume Tahuayo. La scelta delle location non è stata casuale, ma attentamente studiata per garantire le migliori condizioni possibili per la sopravvivenza degli animali.
La liberazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra diverse istituzioni e organizzazioni. In particolare, il team di Amazonia Expeditions, con il supporto del Tahuayo Lodge, ha giocato un ruolo cruciale. Rappresentanti del Gerfor (Gerencia Regional Forestal y de Fauna Silvestre), come la biologa Milagros Ludeña e il biologo Sammy Sánchez Pizango, insieme ad esperti del Centro di Recupero della Fauna Amazzonica (CREA), hanno lavorato per assicurare che i bradipi fossero rilasciati in condizioni ottimali.
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