Dopo oltre mezzo secolo, il lungomare di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, è finalmente tornato balneabile, segnando un traguardo storico per la comunità locale. Questa straordinaria notizia rappresenta un vero e proprio “miracolo”, come lo ha definito il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha sottolineato l’importanza di questo risultato, considerato inimmaginabile fino a pochi anni fa.
Le ragioni della chiusura del litorale di Castellamare di Stabia
Il processo di risanamento è stato complesso in quanto il litorale è stato chiuso nel 1969 a causa di un’epidemia di colera. La bonifica delle acque è stata resa possibile grazie a un’attenta pianificazione e a investimenti significativi, volti a ridurre l’inquinamento e a ripristinare l’ecosistema marino. Questo progetto non solo ha restituito ai cittadini un tratto di costa meraviglioso, ma ha anche valorizzato l’immagine di Castellammare di Stabia come destinazione turistica e culturale.
Il ritorno alla balneabilità ha anche un forte impatto simbolico, dimostrando come l’attenzione all’ambiente e la sostenibilità possano portare a risultati concreti. Il caso di Castellammare rappresenta un esempio positivo di come una comunità possa invertire la rotta, promuovendo la tutela ambientale e la qualità della vita.
L’iniziativa non si ferma qui: le autorità locali stanno lavorando anche su altri progetti, come la creazione di percorsi ciclopedonali e il miglioramento delle infrastrutture turistiche, con l’obiettivo di rendere la città ancora più accogliente per i visitatori e sostenibile per i residenti.
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