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I tuoi sogni sotto forma di film: con l’IA potrebbe presto essere realtà

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Pubblicato il 07/10/2024
Di Team Digital
I tuoi sogni sotto forma di film con lIA potrebbe presto essere realt


Un team di scienziati giapponesi ha recentemente svelato una tecnologia che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui comprendiamo e viviamo i sogni. Grazie a un’incredibile combinazione di risonanza magnetica funzionale (fMRI) e machine learning, i ricercatori del Laboratorio di Neuroscienze Computazionali ATR di Kyoto hanno sviluppato un metodo per “registrare” i sogni. Alla guida di questo progetto pionieristico c’è il professor Yukiyasu Kamitani, un nome ormai noto nel campo della neuroscienza e dell’intelligenza artificiale.


Come funziona la “registrazione” dei sogni


La tecnologia si basa principalmente sulla risonanza magnetica funzionale (fMRI), una tecnica utilizzata da tempo per misurare l’attività cerebrale, soprattutto nelle aree legate alla percezione visiva. L’fMRI rileva i cambiamenti nel flusso sanguigno nel cervello, che indicano quali regioni sono più attive in un determinato momento. A ciò si aggiunge l’integrazione con algoritmi di machine learning, che permettono di decodificare i segnali cerebrali associati a specifiche immagini e oggetti.


Il principio alla base di questa ricerca è che i sogni non sono altro che una serie di rappresentazioni visive e concettuali che il cervello elabora durante il sonno. Quando sogniamo di un oggetto, il nostro cervello attiva le stesse aree che verrebbero utilizzate per percepire quell’oggetto da svegli. Partendo da questo, il team di Kamitani ha sviluppato una metodologia per “leggere” i sogni, monitorando l’attività cerebrale dei partecipanti sia durante la veglia che durante il sonno. I risultati ottenuti finora sono promettenti, con gli scienziati in grado di identificare lampi di immagini legati ai sogni, come persone, animali o oggetti riconoscibili.


Gli esperimenti e i primi risultati


Gli esperimenti sono stati condotti con un gruppo di partecipanti che, prima di addormentarsi, venivano esposti a una serie di immagini di oggetti comuni, come automobili, edifici e animali. I dati raccolti durante queste sessioni di esposizione visiva sono stati poi utilizzati come base per il machine learning. Quando i partecipanti sognavano, i ricercatori hanno monitorato l’attività cerebrale e cercato di individuare modelli simili a quelli osservati durante la veglia.


In particolare, gli scienziati sono riusciti a registrare e decodificare frammenti di immagini oniriche con una precisione sorprendente. Anche se non siamo ancora in grado di visualizzare i sogni sotto forma di film dettagliati, i lampi di immagini che i ricercatori hanno osservato rappresentano un passo avanti significativo nella comprensione del nostro mondo onirico. Le immagini “registrate” non sono ancora nitide e complete, ma la tecnologia sta migliorando rapidamente, e non è escluso che un giorno si possano ottenere rappresentazioni più fedeli dei nostri sogni, sotto forma di veri e propri “film personali”.


Che ne pensate?


Foto: Pexels.



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