Anche Enrico Ruggeri ha commentato le foto di nudo di Elodie: ecco le sue parole

Quest’anno Elodie è stata spesso criticata per le foto di nudo, per i video sensuali delle sue canzoni, o per gli outfit scelti per le coreografie del suo ultimo tour. Da Emma ad Annalisa, sono molte le colleghe che hanno preso le sue difese, ribadendo l’importanza di potersi esprimere anche attraverso il corpo. Le polemiche, però, non si sono fermate.

Alcune settimane fa Gino Paoli, intervistato da Aldo Cazzullo, aveva detto che oggi il mondo dello spettacolo è “tutto apparenza” e l’unico modo che ha una cantante per avere successo è denudarsi. Anche se non aveva fatto direttamente il suo nome, in molti hanno pensato che si riferisse ad Elodie, che ha commentato l’intervista su Twitter con toni molto duri.

Il dissing tra Elodie e Gino Paoli: il parere di Enrico Ruggeri

Sull’argomento ora è stato interpellato anche Enrico Ruggeri. Intervistato da Libero il cantante ha raccontato la propria idea di sensualità. Ecco le sue parole:

“Se mi sono fatto un’idea sul dissing tra Elodie e Gino Paoli? Ti posso solo dire che, nel mondo della musica, le due donne che considero più sensuali sono: Nico che era la cantante dei Velvet Underground e Debbie Harry, la cantante dei Blondie. In entrambi i casi queste avevano un tale appeal che non avevano bisogno di mostrare nemmeno le ginocchia”.

Ruggeri ha poi allargato la riflessione su come i giovani cantanti, oggi, basino la loro carriera soltanto sui numeri e sui risultati ottenuti, senza preoccuparsi di aver scritto o meno canzoni che possano rimanere nel tempo. Ecco il suo commento:

“Gaber, parlando proprio dei giovani, ha detto che oggi molti preferiscono passare alla cassa più che passare alla storia. Se davvero vedo questo rischio? È più che altro lo specchio di tempi nei quali il denaro è diventato una qualità morale. Oggi un cantante che discute con un altro cantante gli dice: io ho venduto più dischi di te che di per sé non vuol dire nulla. Anche perché il peso di un cantante si misura se quarant’anni dopo qualcuno conosce ancora le sue canzoni”.

Foto: LaPresse