Su Mauro Repetto e sulla sua decisione di mollare gli 883 e l’amico Max Pezzali per scappare in America si è scritto di tutto. Ora è lui stesso a raccontare come sono andate veramente le cose nel libro “Non ho ucciso l’uomo ragno – Gli 883 e la ricerca della felicità”.
Ripercorrendo la sua vita e quel “sogno americano” andato in frantumi in fretta, Repetto ha spiegato al TG Com delle scelte fatte, del disco che ha prodotto da solista – “ZuccheroFilatoNero”, che lui stesso ha definito un “fallimento totale” – oltre a raccontare come è cambiata la sua vita una volta trasferitosi in Francia.
La nuova vita a Parigi e il lavoro a Disneyland
Una volta arrivato a Parigi ha trovato lavoro a Disneyland Paris: ha iniziato lavorando come cowboy a Frontierland, la zona a tema western del parco e, poi, negli anni, è stato promosso diventando l’event executive del parco.
“Organizzo eventi con milioni di dollari di budget, un lavoro che mi piace, tra produzione e entertainment”.
Le sue origini non le hai mai dimenticate. Ha un sogno, questa volta tutto italiano, che vorrebbe si avverasse: andare a Sanremo.
“Ho un pezzo che mi piacerebbe portare a Sanremo. Lo sto ultimando in questi giorni e tutti mi dicono che è un bellissimo pezzo. Vedremo, perché a me piace, ma ovviamente deve piacere ad Amadeus e a chi sceglie le canzoni”.