A oltre un anno di distanza, la vicenda di Blanco a Sanremo 2023 può dirsi conclusa. Come ricorderete, il cantante, a causa di un inconveniente tecnico, si era sfogato distruggendo tutti i fiori presenti sul palco dell’Ariston.
La vicenda aveva spinto il Codacons a richiedere l’apertura di un’indagine alla Procura d’Imperia, che lo scorso maggio aveva comunicato la sua decisione di archiviare il caso. L’associazione per i consumatori si era opposta, chiedendo così l’intervento del Gip di Imperia. Ora il giudice ha confermato la decisione della procura, respingendo così l’opposizione. Ecco le parole del Gip Massimiliano Botti:
“Nel caso in esame, risulta che la collera di Fabbriconi (Blanco, Ndr) è stata innescata da un malfunzionamento dell’impianto audio che, palesemente, ha rischiato di pregiudicare la sua prestazione; in un contesto di forte tensione come quello dell’esibizione canora sanremese, foriera di esiti decisivi per la carriera di ciascun cantante coinvolto, appare se non giustificabile almeno comprensibile la collera dell’indagato a fronte di un inconveniente che poteva compromettere le sue chances di vittoria”.
Il Codacons richiede il riesame del provvedimento
Come spiega l’AdnKronos, il Codacons ha già fatto sapere che presenterà istanza al presidente del Tribunale e alla Cassazione, chiedendo il riesame del provvedimento. Tra i tanti punti contestati dall’associazione c’è il fatto di considerare Blanco in gara, mentre in realtà era solo un ospite. Così si legge nel comunicato del Codacons:
“Il Tribunale di Imperia commette una “gaffe”, attribuendo il comportamento dell’artista alla tensione dovuta alla gara canora cui l’artista partecipava… peccato però che nel 2023 Blanco partecipò al Festival solo come ospite, per presentare il suo nuovo brano. Circostanza che, al contrario, aggrava il suo comportamento, del tutto ingiustificato e altamente diseducativo, considerato l’elevato seguito di giovanissimi vantato dall’artista.”
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