Roma – Un brano che unisce due stili, il rap con un forte connotato radiofonico, e che porta sul palco dell’Ariston, tra i campioni, una coppia inedita, giovanissima, che ce la metterà tutta per sfondare. Il rapper piemontese Alex Andrea Vella, in arte Raige, e la cantante romana Giulia Luzi, si presentano a Sanremo con il brano “Togliamoci la voglia”, brano scritto dallo stesso Raige con Zibba, Antonio Iammarino e Luca Chiaravalli.
“Abbiamo sentito il pezzo, ce ne siamo innamorati al primo ascolto e abbiamo detto ‘perchè no’?”, dice Giulia Luzi. “E’ nata questa collaborazione perché entrambi volevamo presentarci al Festival e abbiamo colto l’occasione abbiamo provato a portare questo brano insieme…”, continua il rapper.
Un brano che unisce due stili: “Ognuno all’interno del brano trova spazio per far vedere quello che realmente sa fare. Io vengo dal rap – spiega Raige – e ultimamente mi sono spostato in una sorta di cantautorato italiano 2.0 e nel brano trovo spazio a entrambe le dimensioni”.
“Forse non è un brano che mette in risalto le mie qualità vocali – prosegue Luzi – ma è un brano che mi piace molto cantare e mi piace il mio timbro che esce fuori dal pezzo. L’importante non è tanto far vedere quanto siamo bravi, quanto far vedere che funzioniamo come coppia”.
I duetti sono sempre andati forti a Sanremo: “Posso toccare ferro? – scherza il rapper torinese – non possiamo saperlo, sappiamo che siamo giovani, entrambi per la prima volta al Festival. Siamo agguerritissimi”.
Sul brano “Togliamoci la voglia”, il duo dice: “In un’epoca dove viviamo stressati e affogati dall’ansia, spesso ci capita di non avere nemmeno il tempo di prenderci quelle piccole cose che modificano in meglio le mostre giornate. È un carpe diem moderno”.
E rispondendo alle critiche di chi sostiene che entrambi non sono poi così ‘big’ per Sanremo, la nuova coppia artistica ribatte: “Non siamo i primi ad essere ammessi tra i big non essendo discograficamente tra i big. Ma siamo da dieci anni in questo mondo”, spiega Giulia Luzi. “Sicuramente siamo tra i meno popolari televisivamente parlando, ma faccio musica da dieci anni e faccio risultati anche più grandi di quelli che escono dai talent, quindi noi siamo qui per giocarcela e siamo la prova vivente che non solo i talent danno la possibilità di fare musica in Italia”, conclude Raige.