A poco più di una settimana dalla fine del festival, Amadeus tira le somme su Sanremo 2021. Intervistato da Il Fatto Quotidiano il conduttore ha spiegato che, nonostante le tante difficoltà, i risultati ottenuti sono stati importanti, anche dal punto di vista economico.
La raccolta pubblicitaria, ad esempio, ha segnato un incremento rispetto all’anno precedente. Così spiega Amadeus: “Avevamo pensato a un palco esterno ancora più importante, si era parlato della nave, quando questo è mancato ero convinto che gli introiti pubblicitari sarebbero calati. Sono cresciuti, 38 milioni, uno in più dello scorso anno. È stata bravissima Rai Pubblicità, gli sponsor si sono uniti, una bella sinergia”.
In merito alla scelta dei big in gara, Amadeus ha spiegato che la direzione artistica si è sempre orientata verso la scelta di canzoni forti. “Mi capitava di vedere nomi al Festival che duravano dieci giorni” – commenta Amadeus – “Per me Sanremo deve essere lo specchio di quello che si ascolta, senza dimenticare qualche elemento storico ma solo perché hanno pezzi forti, non perché devono esserci per forza”.
Il conduttore ha poi ammesso che quest’anno il numero dei cantanti in gara poteva essere ridotto, ma per lui è stato importante dare un segnale forte. “Ho voluto aiutare un settore fermo, ho scelto di rispondere alle richieste di aiuto” – conclude Amadeus – “Il numero giusto può essere 22 o 24 ma ho pensato di dover dare un segnale. Quanto è cambiato a quei 2 nomi in più salire sul palco più importante? Ricordiamoci che Sanremo era l’unico palco su cui si poteva salire e cantare”.
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