È una delle esibizioni più attese durante la serata delle cover di Sanremo, ma perché Emma ha deciso di portare sul palco dell’Ariston una canzone di Britney Spears?
Quest’anno, per la prima volta, gli artisti in gara avevano la possibilità di scegliere un brano anche in lingua straniera, reinterpretando così un successo internazionale, e in più la rosa dei brani è stata ulteriormente ampliata includendo anche gli anni ’90, fino a prima esclusi.
Emma ha scelto “…Baby One More Time”, la hit che ha consacrato Britney, e che reinterpreterà nella serata di venerdì con Francesca Michielin (che sarà anche sua direttrice d’orchestra durante tutto il Festival).
In un’intervista rilasciata a “La Stampa”, la cantante ha spiegato:
“Sia io che Francesca Michielin, che ha subito abbracciato il progetto della cover, siamo da sempre delle ”poppettare” orgogliose e fan di Britney; in più, il testo del pezzo è fortissimo. Della situazione che ha vissuto se ne è parlato tanto e ripeto, quando ho ascoltato l’audio del momento in cui le è stato finalmente permesso di parlare davanti al giudice, mi sono scese le lacrime. La sua situazione ha avuto un peso artistico e umano incredibile, soprattutto pensando a quelle donne che hanno vissuto disagi e continuano a viverli tuttora perché vessate da padri padroni, compagni violenti, familiari senza scrupoli, amici parassiti”.
Dopo l’annuncio della cover, in tantissimi sul web hanno chiesto a Emma di salire sul palco dell’Ariston come nell’iconico videoclip di “Baby One More Time”, ma la cantante ha chiarito che:
“Era una bambina, una ragazza giovanissima quando proprio partendo da questo brano ha cambiato la storia della musica pop mondiale e il padre, la persona che dovrebbe esserti più vicina, aiutarti, consigliarti per il meglio, l’ha vessata e trattata come un oggetto. Se con la cover sarò fedele all’originale? Naturalmente io e Francesca abbiamo riarrangiato la canzone per riuscire a coinvolgere tutti gli elementi dell’orchestra e vedrete: sarà uno spettacolo”.
Immagine di copertina: Emma via LaPresse / screen YouTube