Simone Cristicchi è nuovamente al centro delle critiche di Selvaggia Lucarelli riguardo alla canzone “Quando sarai piccola”, presentata al 75º Festival di Sanremo e ispirata alla malattia della madre. La giornalista ha accusato il cantautore di aver mantenuto un’ambiguità sulla natura della patologia materna, lasciando intendere che si trattasse di Alzheimer, per poi chiarire solo successivamente che si trattava di una disabilità conseguente a un’emorragia cerebrale.
Durante la settimana sanremese, la canzone di Cristicchi ha suscitato emozioni nel pubblico, ma anche critiche da parte della Lucarelli, che l’ha definita “retorica e ridondante“, accusando l’artista di romanticizzare una malattia feroce come l’Alzheimer.
Cristicchi e la verità sulla malattia della madre: arriva la nuova critica di Selvaggia Lucarelli
In una recente intervista al Corriere della Sera, Cristicchi ha spiegato che la madre ha subito un’emorragia cerebrale che l’ha resa disabile al cento per cento, con una mente lucida intrappolata in un corpo non più responsivo. Ha inoltre sottolineato di non aver mai menzionato l’Alzheimer nelle sue dichiarazioni.
La Lucarelli ha replicato attraverso i social media, affermando: “Ci ha messo tre settimane per dire che non era Alzheimer“. Ha accusato Cristicchi di aver giocato sull’ambiguità nelle interviste, suggerendo che avrebbe potuto chiarire subito la natura della malattia della madre, evitando fraintendimenti: “Poteva dire ‘Non ho scritto una canzone sull’Alzheimer, anche perché non è la malattia di mia madre, ma la malattia è un tema universale. E invece…”.
Secondo la giornalista, la perdita di memoria descritta nella canzone è comunemente associata all’Alzheimer, alimentando l’equivoco.
Foto: LaPresse.
