Scritta, suonata e cantata dal Boss. “Dancing in the Dark” è uno dei più grandi successi di Bruce Springsteen. Datata 9 maggio del 1984, “Dancing in the Dark” è il primo singolo estratto da un album che è considerato una pietra miliare del rock: parliamo di “Born in the U.S.A.“.
Il singolo vendette 1 milione di copie, mentre “Born in the U.S.A.” diventerà l’album più venduto di Springsteen (e uno degli album più venduti nella storia della musica) grazie ai suoi 7 singoli estratti, ma soprattutto grazie alla bellezza di 30 milioni di copie vendute.
“Dancing in the Dark” diventa la numero 1 nelle classifiche di molti paesi. La canzone fu interamente scritta da Springsteen nella sua stanza d’albergo durante una sola nottata, su indicazione (però) del manager Jon Landau, che chiese al Boss di scrivere un ulteriore singolo per il lancio dell’album. No, Springsteen non ne fu felice, ma – benché arrabbiato – scrisse quel singolo capace di raccontare quel suo stato emotivo: lo stato emotivo di un uomo isolato e al tempo stesso frustrato dal momento che era alla ricerca di un nuovo singolo, ma che fosse un nuovo singolo di successo.
Bruce Springsteen: compie 36 anni la straordinaria “Dancing in the Dark”
Finito di registrare l’8 marzo del 1984, il singolo uscì due mesi dopo, mentre il video-clip porta la firma di un gigante di Hollywood: Brian De Palma. Nel video – contrariamente ai live – Springsteen non suona la chitarra: questo perché durante le riprese del video-clip (girato al Saint Paul Civic Center di Saint Paul, Minnesota, il 28 e 29 giugno 1984) il Boss avrebbe dovuto far salire una ragazza sul palco per farla ballare insieme a lui. Quella ragazza era la giovane attrice Courteney Cox, la “Monica” di Friends che all’epoca aveva 20 anni. Il videoclip su Youtube intanto, ha superato quota 174 milioni di visualizzazioni.
Immagine di copertina tratta dal videoclip