I Daft Park nonostante si siano sciolti da pochissimo tempo, sono e restano ad oggi i veri maestri della musica elettronica, e dallo loro bravura nasce “Around the World“, brano pubblicato il 17 marzo del 1996, secondo singolo estratto dall’album Homework. Il brano ha sfondato nella musica dei club raggiungendo le vette della classifica in numerosi paesi, tra cui l’Italia. Particolarità della canzone? Il testo, tre sole parole che si susseguono per tutto il brano: “Around the World“, appunto. A tal proposito, un’informatica – tale Colin Morris – ha usato un software con un algoritmo che aveva il compito di scandagliare 15.000 hit di Billboard Hot 100, per cercare quale brano avesse il maggior numero di ripetizioni al suo interno. Ovviamente, su 15.000 brani, al primo posto si classificò “Around the World” dei Daft Punk. La canzone fu un successo, e a tal proposito, Billboard ne parlò in questi termini: “Un gustoso pezzo di disco / funk in cui la dinamica attrezzatura elettronica Daft Punk sembra ben posizionata per sfruttare lo slancio generato dal suo recente successo“.
Il video è di Michel Gondry e mostra ben 5 gruppi di personaggi distinti posti sopra una struttura che ricorda un disco in vinile: quattro robot, quattro atleti, quattro donne, quattro scheletri e quattro mummie. Ogni personaggio rappresentava uno strumento diverso: i robot sono la voce, gli atleti sono il basso, le donne rappresentano la tastiera, gli scheletri la chitarra e le mummie sono invece la batteria.
Immagine di copertina tratta dal videoclip