Era il 13 agosto scorso quando Piero Angela, il noto divulgatore scientifico, ci lasciava all’età di 93 anni e in quel giorno e in quelli a seguire tutto il mondo accademico e non si univa nel lutto alla famiglia Angela. Una persona tra tutti, il figlio Alberto Angela, ha voluto ricordare pubblicamente Piero Angela, padre ma anche mentore di quel lavoro stupendo che anche lui ha voluto perseguire.
Dopo la morte Alberto Angela, eccetto la commemorazione al funerale, ha soltanto ricordato il padre una volta, attraverso un post sul suo profilo Facebook a un mese dalla scomparsa, ma non ne aveva mai parlato in TV. Questo fino all’altro giorno quando a Che tempo che fa ha raccontato gli ultimi giorni del padre.
Alberto Angela ricorda il padre Piero Angela
“Nell’ultima parte della sua vita mio padre non aveva voluto che si sapesse che stava male, ma gli dispiaceva che chi lo seguiva non sapesse. Diceva: ‘Vorrei dire che me ne sto andando ma che vi abbraccio tutti’. Allora lo ha fatto in vari modi, persone che sapevano come stavano andando le cose eravamo 5 o 6 in famiglia, ma neanche tutti, i collaboratori eccetera non lo sapevano”.
Così racconta Angela, che dopo aver presentato il terzo volume della sua trilogia dedicata a Nerone, ha deciso di aprirsi e di raccontare questo personale ricordo.
Piero Angela fino ai suoi ultimi giorni non si è mai fermato, quell’amore per il sapere scientifico lo ha spinto a finire un libro – “10 cose che ho imparato”, a terminare l’ultima stagione del noto programma scientifico Super Quark e persino a incidere un disco nel quale suonava il pianoforte.
Un disco che sarà disponibile il prossimo 22 di dicembre, giorno del suo compleanno, all’interno di un podcast Rai Play Sound.
Foto: LaPresse.