Era il 9 settembre 1991 e dallo studio 1del Centro Palatino di Roma, all’ora di pranzo, andava in onda la prima puntata di “Non è la Rai”, il programma che è poi diventato un vero e proprio fenomeno di costume degli anni ’90, oltre a essere stato il precursore di molti programmi televisivi, cambiando il linguaggio della TV.
La prima edizione vide alla conduzione Enrica Bonaccorti, affiancata da Antonella Elia e Yvonne Sciò come vallette: il varietà all’epoca prevedeva in scaletta l’alternanza di sketch, interviste, giochi (indimenticabile la truffa del cruciverbone) e balletti di un centinaio di ragazze presenti in studio.
Proprio quelle ragazze sono diventate le vere protagoniste del programma: dopo la seconda edizione, condotta da un giovanissimo Paolo Bonolis, l’ideatore del varietà Gianni Boncompagni decise di affidare la guida del programma alla sua “pupilla” Ambra Angiolini: scelta che si rivelò più che giusta, dal momento che Ambra è presto diventata l’icona indiscussa del programma.
Le ragazze venivano scelte direttamente da Gianni Boncompagni e presto molte di loro si sono affermate nel mondo dello spettacolo, tra teatro, musica, cinema e televisione.
Sul palco di “Non è La Rai” sono passate Claudia Gerini, che sarà molto presto nel cast del film Diabolik, Pamela Petrarolo, oggi cantante e mamma di tre bambini, Laura Freddi, Miriana Trevisan (che a breve entrerà nella casa del Grande Fratello Vip, come aveva fatto anche la sua collega Freddi qualche anno fa), Sabrina Impacciatore, Lucia Ocone, Antonella Mosetti, Alessia Mancini, Alessia Merz e molte altre.
La scorsa domenica Mediaset ha deciso di omaggiare i trent’anni del programma riproponendo sul canale Mediaset Extra una maratona di episodi del celebre programma che ha cambiato il modo di fare TV e ha fatto anche ricredere il critico televisivo Aldo Grasso.
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