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Perché la Russia ha attaccato l’Ucraina? Il punto della situazione con Corrado Formigli

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Pubblicato il 24/02/2022
Di Team Digital
Perch la Russia ha attaccato lUcraina Il punto della situazione con Corrado Formigli


Questa mattina il mondo si è svegliato con delle immagini terrificanti, che nessuno sperava di doversi ritrovare aprendo gli occhi e accendendo il proprio smartphone: quando a Kiev erano le 6 del mattino e in Italia le 4, è iniziata quella che Vladimir Putin ha definito “un’operazione militare speciale” in Ucraina, che di fatto è diventato un vero e proprio attacco totale. 


Per fare un punto sulla situazione e capire cosa sta accadendo in queste ore in Ucraina, oltre a cercare di comprenderne i motivi, ai microfoni di Anna Pettinelli e Sergio Friscia è intervenuto Corrado Formigli, giornalista e conduttore di PiazzaPulita. 


Ecco il video del suo intervento on-air:




L’intervento è iniziato con la domanda che tutti ci stiamo ponendo in queste ore di fronte a queste immagini: perché questa guerra?


Corrado Formigli ha spiegato: “Perché Vladimir Putin, presidente e sostanzialmente l’autocrate in Russia, ha deciso che quello che l’Ucraina e la sua richiesta di entrare nella NATO avrebbe costituito una minaccia per i confini della Russia.


L’Ucraina per molti anni è stata uno Stato cuscinetto, tra il blocco dell’Unione Europea, il blocco NATO e il blocco russo, ma il desidero di entrare nella NATO è stata visto come una minaccia. 


Si è utilizzata la parte del Donbass – regione filorussa separatista, che cerca l’annessione alla Russia – per entrare nell’Ucraina: un progetto di egemonia e di volontà di riscatto molto pericoloso della Russia, che punta a riprendersi quei territori che considera e ha sempre considerato propri; lo ha fatto con la Bielorussia, con la Georgia e adesso intende farlo con l’Ucraina. 


La domanda è: si fermerà nel Donbass, si prenderà gli stabilimenti siderurgici e le miniere di carbone e le risorse del Dombass, o avrà la forza e la follia di tentare un attacco su vasta scala in un territorio come l’Ucraina che è grande il doppio dell’Italia fino ad arrivare a Kiev?”


Che ripercussioni avrà sull’Occidente e le posizioni che prenderà l’Italia su tutto questo?


“Ci troviamo di fronte a un attacco di un Paese europeo da parte di una potenza nucleare: non è possibile pensare che vi sia una risposta armata dell’Europa, degli Stati Uniti e della NATO per questo attacco, perché ci farebbe precipitare dentro una terza guerra mondiale. 


Il presupposto che cita Formigli è che “tutti devono stare calmi perché la Russia è un Paese abbastanza arretrato da un punto di vista sociale ed economico, ma in quello militare è uno dei più avanzati al mondo: spende gran parte dei proventi del petrolio e del gas negli armamenti e nell’addestramento dei suoi militari”.


Quali sono gli scenari possibili adesso?


Corrado Formigli ipotizza una scissione, ovvero che “una parte di Ucraina, se non ci sarà l’attacco su tutto il territorio, entrerà nella NATO. Quindi l’Ucraina perderebbe un quarto di territorio, sorvegliata dai russi: una nuova guerra fredda.”


Immagine di copertina: Esplosione a Kiev in una foto diffusa dalla presidenza ucraina. 


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