Hong Kong – Non ha lo stesso effetto visivo del petrolio, ma anche l’olio di palma, se riversato a tonnellate nel mare e sulle spiagge, provoca danni enormi all’ecosistema. Lo hanno vissuto sulla loro pelle gli abitanti di Hong Kong, dove una gigantesca chiazza d’olio di palma si è sparsa nell’acqua e ha investito le rive dopo la collisione fra due navi avvenuta nelle acque interne della Cina ma in prossimità del delta del Fiume delle Perle.
Il governo cinese non ha fornito dati precisi sulle dimensioni della chiazza, ma ha inviato nove navi per ripulire l’acqua dall’olio. Numerose spiagge sono state chiuse, e sono stati utilizzati grandi nastri assorbenti per raccogliere l’olio in prossimità delle rive. Decine di volontari hanno cercato di supplire all’insufficienza dei servizi governativi e si sono rimboccati le maniche per pulire la sostanza biancastra e grumosa formatasi a seguito del contatto dell’olio con l’acqua e il sale.
Robert Lockyer, abitante dell’isola di Lamma e volontario che ha coordinato le operazione di pulizia:
“Questa spiaggia è la terza volta che la ripuliamo. Torno di mattina, prima che diventi troppo caldo, e sembra che abbia nevicato. Tutte le mattina sembra come se avesse nevicato a Hong Kong, e tutti i pomeriggi si è di nuovo sciolto sotto la sabbia”.
“Questo si sarebbe potuto prevenire prima che arrivasse sulla spiaggia, il governo avrebbe potuto o dovuto mettere in atto delle procedure, installare delle reti di contenimento per bloccare l’olio prima che arrivasse sulla spiaggia. Quando arriva sulla spiaggia è già troppo tardi, è già un disastro”.
Anche questa volontaria sembra concordare sul fatto che il governo ha fatto troppo poco per ripulire le spiagge: “E’ difficile, difficile e disgustoso…davvero, guardate qua. Tutta questa gente qui, sono tutti volontari, sì: governo dove sei?”