Roma – Il presidente uscente Uhuru Kenyatta risulta in testa alle elezioni presidenziali in Kenya con il 54,89% delle preferenze, secondo i risultati ancora provvisori. Un esito fortemente contestato dall’opposizione, il cui leader Raila Odinga è accreditato al 44,28% dei voti, circa 1,3 milioni in meno rispetto al suo avversario.
Odinga il giorno dopo ha commentato:
“Abbiamo chiesto alle persone di rimanere calme, mentre approfondiamo la questione. Abbiamo inoltre detto loro che si tratta di una frode di gravità enorme e che pertanto devono semplicemente capire che non c’è stata un’elezione. Abbiamo avuto un’elezione, la gente ha faticato, ha sfidato le piogge e il caldo in lunghe file. Ma poi, quando il presidente ha detto a Turkana e poi lo ha ripetuto a Makuweni che non ha bisogno del voto della gente, sapeva esattamente da dove stavano arrivando i suoi voti. Questo è tutto”.
Secondo i dati, circa 13 milioni di voti sono stati contabilizzati sui 19,6 milioni di elettori iscritti.
La coalizione di opposizione (Nasa) accusa la Commissione elettorale (IEBC) di non comunicare i processi verbali dei risultati trasmessi elettronicamente e diffusi sul sito web della stessa Commissione. Il tasso di affluenza alle urne, ad esempio, non è ancora stato comunicato.
Raila Odinga, 72enne leader della National Super Coalition (NASA), coalizione che riunisce cinque partiti dell’opposizione, si è presentato per la quarta volta alla presidenza, sfidando come già nel 2013 Kenyatta. Odinga sostiene che già le elezioni del 2007 e del 2013 vennero truccate, negandogli la vittoria, e che Kenyatta ha provato a truccare anche il voto dell’8 agosto.