Lo rivela uno studio: loro numero si ridusse di 7 volte
Il pinguino imperatore, il più grande degli uccelli appartenenti alla famiglia dei pinguini, patì il freddo nel corso dell’ultima era glaciale, quando la popolazione fu decimata.
Alcuni ricercatori australiani e britannici, che si occupano dell’impatto dei cambiamenti climatici su questi grandi nuotatori, hanno scoperto che solamente tre gruppi di pinguini imperatore sopravvissero all’ultima glaciazione, avvenuta circa 12.000 anni fa.
Le condizioni meteorologiche furono così estreme che il numero di questi simpatici bipedi si ridusse di sette volte, in confronto al numero attuale. “Non avevamo mai realizzato in passato che avesse potuto fare troppo freddo per loro”, ha spiegato una delle studiose, Jane Younger.
Esaminando le diversità genetiche delle antiche e moderne popolazioni di pinguini, gli scienziati sono riusciti a determinare le variazioni del loro numero attraverso i secoli. Il numero dei pinguini è poi tornato ad aumentare quando le temperature sono salite fino a circa 15 gradi e la superficie della banchisa di ghiaccio attorno all’Antartico si è progressivamente ridotta.
Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Global Change Biology, una popolazione di pinguini imperatore è sopravvissuta in quel periodo nella regione del Mar rosso, perché quella zona fu risparmiata dalla banchisa grazie ai venti e alle correnti.