Milano – Opere come esperienza sensoriale. È l’arte come la intende Yoko Ono, l’artista concettuale 83enne, moglie di John Lennon. Ottanta sue opere sono ora esposte in una mostra a Santiago del Cile, in cui i visitatori sono invitati a interagire e partecipare attivamente. Un modo di rompere i confini tra pubblico e artista.
“Penso che Yoko Ono sia una delle pioniere nel campo dell’arte concettuale più conosciuta come persona e meno conosciuta come artista”, dice la coordinatrice della mostra Laura Parrilla. “La cosa importante nella sua arte, specialmente negli anni Sessanta, è che separa l’arte dall’oggetto, che era venerato molto durante quel periodo. Perché la cosa importante non è l’oggetto ma l’esperienza che si può avere con esso”.
Dall’aggiungere un timbro, a ricomporre cocci, a scrivere su un post-it, l’arte di Yoko Ono cerca di parlare a chi guarda per costruire un dialogo che rompa ogni barriera.