Pyongyang – Sale la tensione, per ora solo verbale, tra Stati Uniti e Corea del Nord. Dopo che il presidente americano Donald Trump ha ribadito la minaccia di far piovere “fuoco e ira” sulla Corea del Nord, non è fatta attendere la replica del quotidiano ufficiale del Partito dei lavoratori coreani che ha promesso che Washington pagherà un prezzo molto caro per le sanzioni decise nel Consiglio di sicurezza Onu e le sue continue provocazioni militari. Nell’articolo viene anche precisato che gli Stati Uniti non devono pensare di essere al di fuori della gittata dei missili nordcoreani.
Sul fronte diplomatico della crisi, la Casa bianca cerca una sponda a Pechino. Ho grande rispetto per Cina e Russia che hanno votato nuove sanzioni Onu contro la Corea del Nord ha detto Trump, parlando da Bedminster, New Jersey. Le sanzioni saranno efficaci – si stima che costeranno a Pyongyang un miliardo di dollari l’anno – ma la Cina può fare di più, ha aggiunto il presidente, ventilando la minaccia, in caso contrario, di ritorsioni commerciali.
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“Credo che la Cina possa fare molto di più e credo che la Cina farà molto di più” ha dichiarato Trump. “Vedete, noi abbiamo importanti relazioni commerciali con la Cina che ci costano centinaia di miliardi di dollari ogni anno. Loro sanno come la penso al riguardo. Non andremo avanti così ancora per molto. Ma se la Cina ci darà una mano, potrei assumere atteggiamenti diversi”, ha concluso il presidente statunitense.