Pyongyang – Ci sarebbe un piano ben dettagliato da parte della Corea del Nord, per attaccare entro pochi giorni l’isola di Guam, territorio statunitense nel pacifico, sede di un’importante base militare americana. Proposito che aspetterebbe solo l’ok del leader nordcoreano, Kim Jong-un.
Una provocazione che suona però come una vera e propria minaccia, soprattutto perché accompagnata da parole di scherno nei confronti del presidente americano Donald Trump, definito da un generale nordcoreano un “fuori di testa”.
L’agenzia ufficiale nordcoreana ha diffuso alcuni dettagli del piano: si tratterebbe di un attacco con missili Hwasong-12 che volerebbero sopra il Giappone fino ad arrivare nelle acque del Pacifico subito al largo di Guam, a circa 30 chilometri dall’isola. Dettagli compatibili con un possibile “gesto dimostrativo” di Pyongyang, senza voler davvero colpire l’isola.
Il governatore dell’isola di Guam, Eddie Calvo, intanto si è detto tranquillo e ha fatto sapere che l’isola è “bene attrezzata” per contrastare un eventuale attacco dalla Corea del Nord, anche grazie a robuste infrastrutture che hanno resistito a terremoti e tifoni e resisteranno pure se Pyongyang dovesse trasformare le sue minacce in azioni concrete.
“Dobbiamo comprendere – ha detto Calvo – che anche se parliamo di uno scenario da una possibilità su un milione, dobbiamo essere pronti alla prospettiva che Guam si confermi quello che è da decenni: un territorio americano con asset strategici in una regione molto dinamica, siamo pronti per ogni eventualità”.
Sull’isola sono presenti installazioni militari armate con sofisticati sistemi missilistici di tipo Thaad, che possono distruggere missili di raggio breve, medio e intermedio come quelli nordcoreani.