C’è chi appena passato Halloween si fa subito trascinare nell’atmosfera prenatalizia e noncurante dei giudizi altrui espone lucine sui balconi di casa e inizia anche ad addobbare l’albero di Natale. Un po’ come Mariah Carey che ogni primo novembre da il via alla stagione del Natale con l’iconico video “It’s Time!”.
A quanto pare chi come lei pensa al Natale già a novembre è una persona felice, più felice di chi invece critica questo atteggiamento. Come mai? La spiegazione e la conferma arrivano da uno studio pubblicato su UNILAD e sulla rivista Journal of Environmental Psychology.
Chi decora l’albero di Natale a novembre è più felice
Per molte persone il Natale è sinonimo di gioia, di quel momento spensierato dell’infanzia dove gli unici obiettivi (se così si possono definire) erano quelli di scartare i regali e passare del tempo a casa con la propria famiglia. Per questo motivo in tanti iniziano a ricreare quella dolce atmosfera il prima possibile e, gli stessi, tendono a togliere addobbi e decorazioni soltanto molto dopo il 6 gennaio.
Come sottolinea su UNILAD lo psicoanalista Steve Mckeow, moltissime persone associano questo periodo alla propria infanzia e cercano di ricrearne le stesse atmosfere per provare sensazioni simili ancora oggi:
“In un mondo pieno di stress e ansia, le persone amano associarsi a cose che le rendono felici e le decorazioni natalizie evocano quei forti sentimenti della loro infanzia.” Continua Mckeow. “Le decorazioni sono semplicemente un’ancòra o un percorso verso quelle magiche emozioni legate all’infanzia. Quindi fare le decorazioni natalizie in anticipo prolunga l’eccitazione!”
La ricerca pubblicata sul Journal of Environmental Psychology conferma questa affermazione grazie ad uno studio che ha dimostrato come le persone che hanno decorato la propria casa sono anche le più amichevoli, socievoli e di buon umore. Inoltre, lo studio ha rilevato come alcuni dei proprietari o delle proprietarie di casa utilizzi gli addobbi per risultare accogliente agli occhi dei vicini e, se nuovi nel quartiere, aumentare le possibilità di conoscere gli altri inquilini.
Foto: Arun Kuchibhotla – Unsplash