Entrare in ospedale è sempre un’esperienza difficile, sia se ci si entra come visitatori di pazienti presenti, sia se ci si entra come pazienti, sia, infine, se lo si fa per delle semplici visite e accertamenti.
La difficoltà sta nel fatto che riconosciamo quei luoghi come il centro del dolore. Dolore fisico, per eventuali test invasivi o interventi, dolore morale per le perdite che, purtroppo in un modo o in un altro, ciascuno di noi ha subito, specie in questo difficile periodo di pandemia.
Immaginare, però, gli ospedali colorati e magari animati da immagini e colori ci aiuterebbe a superare meglio certe difficoltà. L’idea è venuta al pittore italiano Silvio Irilli che ha dedicato gli ultimi sette anni della sua vita artistica a cambiare i connotati, in senso buono si intende, agli ospedali italiani (dal Gemelli di Roma al Papa Giovanni XXIII di Bergamo) con il progetto Ospedali Dipinti. Il progetto è stato portato avanti e concluso su varie unità di ben 12 ospedali: sale accettazioni, reparti di radiologia, reparti di oncologia e ambulatori oculistici.
I disegni sono per la maggior parte dedicati alla vita marina, sono ricchi di colori e rappresentano un modo per provare a rilassarsi e vivere diversamente l’ingresso in ospedale. Il più è pensato per i bambini, ovviamente, ma anche per gli adulti.
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