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La storia dell’Oceanic III: la nave che avrebbe dovuto far dimenticare il Titanic

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Pubblicato il 17/09/2022
Di Team Digital
La storia dellOceanic III la nave che avrebbe dovuto far dimenticare il Titanic

L'Oceanic III della White Star Line avrebbe dovuto far dimenticare la tragedia del Titanic, anni dopo la sua tragedia


La White Star Line non è stata una semplice compagnia navale britannica: si pensi ad esempio che dal 1845 (anno in cui fu fondata a Liverpool) al 1934 (quando venne fusa con la rivale Cunard) la White Star Line fabbricò una cosa come 130 navi. Era una compagnia importante: ma le conseguenze dell’affondamento del Titanic da una parte e la Grande Depressione del 1929 dall’altra, provocarono una grave crisi economica nelle casse della White Star Line. Così, tutto cambiò. Per sempre.


La rinascita della compagnia navale sarebbe dovuta arrivare ben sedici anni dopo la tragedia del Titanic (che aveva due navi gemelle, ovvero la Olympic e la Britannic): la White Star Line infatti, provò a stupire nuovamente il mondo con un nuovo vascello. Era il 18 giugno del 1928, un anno prima della grande crisi, e la compagnia navale ordinò la costruzione della RMMV Oceanic. Nota col nome di Oceanic III (la prima Oceanic è del 1870, mentre la seconda è del 1899), il nuovo transatlantico sarebbe stato il primo a superare i 300 metri di lunghezza e i 30 nodi di velocità.



I lavori iniziarono nel giugno del 1928 ma s’interruppero soltanto un anno dopo per tre motivi. Il primo problema riguardava gli studi sulla propulsione. Meglio una propulsione sicura come la propulsione a vapore, o sperimentare il nuovo diesel elettrico? La storia narrerà di un forte contrasto in materia tra la White Star Line e i costruttori, ovvero i cantieri navali Harland & Wolff a Belfast. Si arriverà, non senza ritardi, ad un compromesso. Poi però, seguirono altri due problemi: l’arresto di Lord Kylsant (Owen Philipps, 1° barone Kylsant, l’uomo che era alla guida della White Star Line) e la Grande Depressione del 1929. Il peso di quegli eventi fu impossibile da sopportare, e il transatlantico del rilancio fu ridimensionato in corso d’opera, diventando così due navi più piccole: rispettivamente la MV Britannic e la MV Georgic.




La nave del grande ritorno della White Star Line sarebbe arrivata a costare 3,5 milioni di sterline, e sarebbe stato il più grande transatlantico di sempre, arrivando ad ospitare complessivamente 2808 passeggeri. L’Oceanic III non vedrà mai la luce e, come detto, verrà smantellata pezzo dopo pezzo, per dar vita a due navi più piccole. Da lì a pochi anni, dopo l’assorbimento da parte della Cunard, anche la White Star Line verrà smantellata e il suo ricordo resterà legato non tanto alle 130 navi prodotte, quanto a quell’unica nave: all’inaffondabile Titanic, che sfidò il mondo quel tragico 15 aprile del 1912.



Immagine nell’articolo: Cartolina promozionale che annuncia la costruzione di Oceanic alla fine degli anni ’20: fonte Wikipedia
Immagine di copertina: “The ocean liner that never existed” by Anton Logvynenko (Wikipedia)


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