La corsa all’acquisto del lievito di birra – si legge sui social – sta per cominciare, se non è già iniziata. Memori del primo lockdown, durante il quale era diventato quasi impossibile reperire un panetto di lievito per realizzare pizze, focacce e pane fatti in casa, gli utenti condividono nuovamente la loro ripresa alla “caccia al lievito”.
La rassicurazione che nessuno rimarrà senza, in questo secondo periodo di confinamento (light), arriva direttamente dal Gruppo Lievito di Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia che rappresenta le aziende del settore. Proprio quest’ultime, inoltre, hanno creato il portale welovelievito.it per far conoscere al meglio questo alimento così ambito in questo 2020.
“Vi siete mai chiesti come sarebbe la nostra vita senza lievito? La risposta probabilmente è no e questo semplicemente perché vi sembra assurdo che un organismo così piccolo possa aver avuto un ruolo tanto importante nello sviluppo della nostra cultura alimentare – si legge sul sito – una cultura basata a tutti gli effetti sulla fermentazione, ovvero sul processo biologico attraverso cui viene trasformata l’energia contenuta nello zucchero. Il gusto e la schiuma della birra, l’aroma del vino, la morbidezza, la consistenza e il profumo del pane, sono solo alcuni dei piaceri sensoriali del mangiare e del bere che in un mondo senza lievito non potremmo più avere“.
Altrimenti, c’è sempre la possibilità di farsi il lievito di birra fatto in casa.
Foto: Pexels
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