Nel primo trimestre del 2022, la piattaforma di streaming Netflix, ha subìto un calo di 200mila abbonati/e. Non era mai successo da quando la piattaforma era online, erano dieci anni che Reed Hasting, l’amministratore delegato, vedeva soltanto grafici in crescendo.
Il calo sembra esser dato dal costo dell’abbonamento, non accessibile a chiunque, e all’alta concorrenza data dalle altre piattaforme di streaming come Prime Video, Now TV, Disney Plus e le altre.
Per questa ragione, per poter calmierare i costi per gli/le abbonati/e, la soluzione pensata da Netflix è l’inserimento della pubblicità. Non è una notizia nuova, da tempo se ne parla, ma fino ad ora non si sapeva come, quanto e quando verrà introdotta.
Netflix: la pubblicità arriva sullo streaming
Netflix prevede di rilasciare questa opzione con pubblicità – rimane sempre la possibilità di non avercela pagando di più – negli ultimi tre mesi del 2022 in almeno una dozzina di mercati mondiali. Hasting ha poi affermato che il lancio globale è previsto per l’inizio del 2023.
Altri dettagli, molto importanti, sono la durata e la frequenza. Netflix stima di introdurre 4 minuti di pubblicità ogni ora, prima e durante film e serie TV e mai alla fine.
Infine i costi, secondo quanto riporta Bloomberg; l’abbonamento con pubblicità dovrebbe costare tra i 7 e i 9 dollari al mese, a differenza dei 15,49 senza spot.
Sembra che Netflix stia optando per una strategia di diversificazione dell’offerta così da poter acquisire abbonati/e di diverse fasce economiche e interessi.
Ultima notizia è anche quella che riguarda Microsoft, il colosso tech si è aggiudicato la gara per fare da intermediario tra l’azienda streaming e quelle pubblicitarie.
Foto: Mollie Sivaram – Unsplash