I figli di Sean “Diddy” Combs hanno diffuso una dichiarazione congiunta a sostegno del loro padre, in seguito alle gravi accuse di traffico sessuale e stupro che lo hanno coinvolto. L’artista e imprenditore musicale, al centro di un’inchiesta federale, è stato incriminato per traffico di esseri umani, racket e trasporto per scopi di prostituzione.
In tantissimi sono stati citati in merito a questo caso; tra i tanti nomi ci sono quelli di Kanye West (ora accusato da un ex assistente), di Jay-Z e Beyoncé che hanno di recente risposto alle accuse (qui vi parliamo del trend social per cui tutti ringraziano Queen Bey) e Justin Bieber (la cui canzone ‘Lonely’ ora ha preso un nuovo significato).
Ora la sua famiglia, colpita da questa situazione, ha scelto di parlare pubblicamente, per difenderlo.
I figli di Puff Daddy hanno rilasciato una dichiarazione in difesa del padre
Sei dei sette figli di Sean Combs (P. Diddy) — Quincy, Justin, Christian, Chance e le gemelle D’Lila e Jessie — hanno rilasciato un comunicato ufficiale, in cui dichiarano la loro piena fiducia nel padre. Nella loro dichiarazione, i figli hanno evidenziato come la famiglia sia stata profondamente colpita dagli eventi recenti, accusando i media e i social di aver diffuso false narrazioni e teorie complottiste che hanno “raggiunto livelli di assurdità”. Nonostante le critiche e le voci che circolano online, i figli si sono schierati fermamente dalla parte di Diddy, esprimendo l’unità e la forza della loro famiglia.
“L’ultimo mese ha devastato la nostra famiglia. Molti hanno giudicato sia lui che noi in base alle accuse, alle teorie del complotto e alle false narrazioni che sono diventate assurde sui social media. Siamo uniti, supportandovi in ogni momento”, si legge nella dichiarazione congiunta condivisa sulle loro pagine Instagram. “Ci aggrappiamo alla verità, sapendo che prevarrà, e nulla spezzerà la forza della nostra famiglia. CI MANCHI E TI VOGLIAMO BENE PAPÀ.”
Intanto Sean Combs rimane in carcere ed ha negato ogni accusa e i suoi avvocati stanno lavorando per ottenere la sua scarcerazione su cauzione in attesa del processo.
Foto: LaPresse.