La lite tra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì continua a monopolizzare tutti i principali siti di gossip (e non solo). Nella serata di martedì, i due si sono trovati casualmente nello stesso locale e hanno iniziato a discutere del loro divorzio, perdendo la calma e arrivando a usare toni davvero accesi.
Dopo un primo momento di silenzio, entrambi gli ex coniugi hanno voluto rilasciare delle dichiarazioni in merito all’accaduto. Il primo a parlare è stato il regista, che con una nota diffusa dal suo avvocato aveva spiegato chiaramente di non voler raccontare in pubblico quanto successo, ma ha ribadito l’affetto per l’ex moglie. “È stata per me una donna importantissima” – ha detto Virzì – “Confido che troveremo tutti il modo di risolvere questo incidente”.
All’attrice questo tentativo di minimizzare quanto successo non è piaciuto e ha deciso di rispondere. Così ha detto all’ANSA:
“Non resto sorpresa dall’affannoso tentativo di Paolo di voler preservare solo la propria immagine pubblica. D’altra parte, ha sempre tenuto più a quella che alla serenità della propria famiglia e dei propri affetti, o presunti tali”.
Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì: le due versioni a confronto
Entrambi gli ex coniugi hanno sporto denuncia. L’Adnkronos è riuscito a ottenere le loro versioni dei fatti. Secondo Micaela Ramazzotti, la tensione è iniziata a salire quando l’ex marito si è avvicinato a lei e al compagno Claudio Pallitto e ha iniziato a insultarla. Contestualmente Ottavia, la figlia del regista nata dalla precedente relazione con l’attrice Tiziana Cruciani, ha iniziato a riprendere la scena con il cellulare. Così ha raccontato Ramazzotti:
“Ero con mia figlia e il mio compagno, seduta a uno dei tavolini fuori del ristorante Insalata Ricca di piazza Albania, quando ho incrociato il mio ex marito, sua figlia Ottavia e nostro figlio piccolo. Si sono avvicinati a noi e la figlia ha rivolto qualche battuta nei miei confronti. Ho chiesto a mio figlio di avvicinarsi a me, ma Ottavia e il padre glielo impedivano. A quel punto, la figlia ha iniziato a riprendere la scena e ad aggredirmi verbalmente. Il mio fidanzato si è interposto perché la situazione si stava scaldando, dato che il mio ex iniziava a minacciarmi e a insultarmi con parole come ‘M**da… Fai schifo’”.
L’attrice ha poi ammesso di aver preso il telefono della donna e averlo gettato a terra, mentre il marito stava cercando di aggredirla.
Secondo la versione del regista, invece, lo scontro sarebbe nato a seguito di una reazione spropositata da parte di Pallitto. Così ha raccontato Virzì ai carabinieri:
“Martedì sera stavo passeggiando con i miei figli in cerca di un ristorante dove cenare, quando da uno dei tavolini siamo stati attirati dagli insulti della mia ex moglie. Passando davanti al ristorante L’Insalata Ricca in piazza Albania, ho visto mia figlia minore seduta a uno dei tavolini fuori con la madre e il compagno. Volevo salutare la bambina, quindi mi sono avvicinato con nostro figlio. Immediatamente sono stato affrontato dal compagno della mia ex che si è frapposto in modo aggressivo”.
Paolo Virzì ha chiesto il “codice rosso”
Poche ore fa, il Corriere di Roma ha diffuso un ulteriore retroscena sulla denuncia. Nell’esposto presentato da Virzì, è stata richiesta l’attivazione del cosiddetto codice rosso, ovvero la legge che rafforza la tutela di tutti coloro che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti. Il regista può far valere un referto del pronto soccorso che testimonia graffi e lesioni causati dall’ex moglie e dal suo compagno.
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