Stiamo attraversando un inverno con temperature sopra la media e pochi rovesci. La conseguenza è quella di ritrovarci in estate con i bacini idrici a secco e senza acqua a sufficienza per l’agricoltura, l’industria e per il normale approvvigionamento.
Data la situazione sono già iniziati i razionamenti d’acqua per tamponare la situazione e cercare di arrivare all’estate con più acqua nelle nostre riserve. In Sardegna tutto questo è già iniziato poiché i bacini idrici hanno raggiunto un triste record con i volumi invasati di acqua ai minimi storici.
Le immagini a confronto di un bacino idrico in Sardegna
Le immagini che vedete qui sono catturate da Copernicus, il satellite europeo, e mostrano come uno dei bacini idrici più importanti della Sardegna sia già a gennaio privo di gran parte delle sue acque.
Allarme #siccità: #Sentinel2 ci mostra il Lago Alto del Flumendosa, che fornisce #acqua dolce alla #Sardegna orientale. Per la mancanza di precipitazioni le riserve idriche si sono ridotte a meno del 50% della loro capacità totale.
— TerreLogiche (@TerreLogiche) February 13, 2024
Credit: EU, Copernicus Sentinel-2 imagery. pic.twitter.com/bEyVJNRSa0
Come spiega l’ANBI (Associazione regionale consorzi gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue) nei bacini della Sardegna manca oltre il 50% dell’acqua di riserva. Conseguenza? I razionamenti d’acqua sono già iniziati, a mesi dall’inizio del periodo estivo in cui l’approvvigionamento idrico aumenta.
Foto di Shravan K Acharya su Unsplash