ALLARME PER I FEDIFRAGHI ONLINE DIFFUSI I DATI DI ASHLEY MADISON
Tempi duri per gli adulteri tecnologici, allarme rosso per i fedifraghi della rete, un gruppo di hacker ha rubato i dati degli utenti del sito web Ashley Madison, la casa di appuntamenti virtuale creata per persone sposate in cerca di avventure.
L’Impact Team, un gruppo hacker, ha rubato lo scorso mese dal cosiddetto “dark web”, cioè quella parte della rete accessibile solo tramite browser criptati, i dati di milioni di clienti, comprese preferenze sessuali e numeri di carte di credito, e li ha diffusi online.
Ashley Madison opera in 50 paesi e conta 39 milioni di utenti.
MAKR SHAKR IL BAR ROBOTICO CREA COCKTAIL SU MISURA EXPO
Un cocktail preparato da Makr Shakr (MEIKR SHEIKR), un barman robotico presentato al Future Food District all’interno del sito dell’Expo milanese. A ideare il macchinario, che interagisce con una app per smartphone, il direttore del Mit Senseable City Lab, Carlo Ratti.
“L’idea è che ciascuno possa sul suo cellulare o iPad costruire un drink con ingredienti diversi, e poi questi bracci robotici permettono di fare qualsiasi operazione, come tagliare una fetta di limone, di aggiungere la menta, di shakerare…”
Un esperimento curioso di interazione tra tecnologia e vita di tutti i giorni.
PRIMA MONDIALE, SECONDO TRAPIANTO A PADOVA IL MINI CUORE BIONICO
Nuovo straordinario traguardo raggiunto dall’eccellenza della ricerca scientifica italiana, applicata al campo medico. Un cuore artificiale totale più piccolo del normale e adatto a giovani e donne, è stato impiantato a Padova in un giovane di 26 anni che aveva già subìto un trapianto per una grave insufficienza cardiaca.
L’intervento, una prima mondiale, è durato 11 ore. L’organo ricevuto 9 anni prima, era stato danneggiato da prolungati cicli chemioterapici per un linfoma. E’ stato necessario espiantarlo prima di procedere al nuovo trapianto. Il ragazzo è ora in buone condizioni di salute, è stato dimesso ed è completamente guarito.
FONDI RACCOLTI, MISSIONE COMPIUTA PER SALVARE LA TUTA DI NEIL ARMSTRONG
Missione compiuta. A tempo di record sono stati raccolti i fondi per salvare la tuta spaziale che Neil Armstrong indossava quando il 20 luglio del 1969 fu il primo uomo a mettere piede sulla luna.
La campagna ‘Reboot the suit’, lanciata dallo Smithsonian Institution sulla piattaforma di crowfunding Kickstarter, ha avuto un enorme successo: in un mese quasi 9.500 persone hanno raccolto 720 mila dollari, per restaurare questo prezioso e fragile reperto.
“L’esposizione al pubblico della tuta è prevista in occasione del 50/mo anniversario dello sbarco sulla luna, nel 2019. Questo è il nostro obiettivo” spiega la restauratrice Lisa Young.