LA SCOPERTA: LA GROTTA ALLAGATA DI 347 KM
È, probabilmente, la grotta allagata più grande del mondo, lunga 347 km ed è una vera e propria “macchina del tempo” che ha perfettamente conservato per millenni, vestigia di antiche civiltà, ossa umane e di animali risalenti al pleistocene (tra 2 milioni mezzo e 11.700 anni fa) nonché resti archeologici di epoca pre-ispanica. Si trova nella penisola dello Yucatan, in Messico. “È molto improbabile che al mondo ci sia un altro sito archeologico con queste stesse caratteristiche – ha detto lo speleosub Guillermo de Anda – è incredibile la quantità di reperti ritrovati e soprattutto il loro stato di conservazione”.
ABISSI AUSTRALIANI PIU’ DI 100 SPECIE RARE
Un anno per osservare e andare alla ricerca dei misteri dell’oceano. Un gruppo di scienziati australiani ha individuato e catalogato più di 100 specie rare nei freddi abissi della acque della costa orientale del continente australe. Gli studiosi hanno catturato 42.000 tra pesci e invertebrati, tra questi alcuni sono da considerarsi nuove specie mai catalogate prima, altri sono esemplari rarissimi, altri ancora sono curiosi e davvero insoliti: ci sono maiali oceanici, stelle camuffate da polpi, pesci senza forma, crostacei-avvoltoi e ragni di mare spinati.
TESTATO A FIRENZE WALK MAN SPEGNE IL FUOCO
Spegnere gli incendi e supportare le squadre di emergenza come un “avatar” robotico. Sono i compiti per cui è stata testata una nuova versione del robot umanoide WALK-MAN all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. L’ultima versione di WALK-MAN ha un nuovo design, più leggero di 31 chili grazie all’utilizzo di leghe di magnesio, e nuove mani più abili nelle manipolazioni. WALK-MAN nel 2015 era stato l’unico progetto italiano e finanziato dall’UE a partecipare a Los Angeles alla gara internazionale di robotica DARPA Robotics Challenge. Nella sua ultima prova il robot WALK-MAN ha affrontato uno scenario definito dai ricercatori insieme alla Protezione Civile di Firenze: un impianto industriale danneggiato da un terremoto in cui sono presenti detriti, fughe di gas e fuoco, quindi una situazione pericolosa per l’uomo. Il robot è stato in grado di localizzare una valvola di tipo industriale e chiuderla, così da simulare l’interruzione della perdita di gas, rimuovere gli ostacoli sul suo percorso e infine identificare la posizione delle fiamme e attivare l’estintore.
DELLA HYUNDAY IL PADIGLIONE PIU’ NERO
Nel villaggio olimpico dei giochi invernali di Peyongchang, in Corea del Sud, è stato allestito l’edificio “più nero” che sia mai stato creato: il padiglione della casa automobilistica Hyundai, rivestito di Vantablack un materiale che utilizza nanotubi in carbonio, capace di assorbire il 99,9% della luce, creando di fatto un muro di “buio” impenetrabile. In contrasto con le pareti esterne più scure che si siano mai viste, l’interno dell’edificio era un trionfo di luce, acqua, specchi ed energia a fibre ottiche per celebrare l’utilizzo dell’Idrogeno come fonte di energia pulita. “L’idrogeno è l’elemento più abbondante nell’universo – ha spiegato Song Min-su giovane manager della Hyundai – e ora lo usiamo anche come carburante per le auto. La nostra azienda crede che i veicoli elettrici alimentati da celle a combustibile siano il seme della società del futuro perché l’idrogeno è la fonte di energia definitiva a costi contenuti che non rappresenta un inquinamento per l’ambiente”.