Ci sono tanti servizi offerti da Google che fanno ormai parte della nostra quotidianità, ma uno dei più importanti e utili è sicuramente il Crisis Response, un programma che fornisce alle persone l’accesso a informazioni e risorse affidabili in momenti critici.
Nelle situazioni di emergenza, il team Crisis Response collabora con i soccorritori per sviluppare tecnologie e programmi per aiutare a mantenere le persone al sicuro.
Dopo il successo della prima fase, nel 2018 Google ha avviato un’iniziativa di previsione delle inondazioni in Inda e in Bangladesh, territori particolarmente colpiti da questi eventi naturali e spesso catastrofici. Grazie alla collaborazione con la Central Water Commission indiana e con il Bangladesh Water Development Board, il programma è riuscito ad arrivare a oltre 220 milioni di persone, generando 40 milioni di allarmi potenzialmente salvavita e nel 2021 i sistemi sono stati ampliati coprendo un’area di oltre 360 milioni di persone, oltre ad aver triplicato il numero di avvisi.
Attraverso delle mappe, il sistema pensato da Google mostra l’estensione e la profondità delle inondazioni fornendo i dati alla popolazione; recentemente è anche disponibile il Google Flood Hub, un’app web che raccoglie tutte le informazioni focalizzandole su un territorio specifico, ad esempio per singolo villaggio, in modo da essere ancora più precisi.
L’azienda ha anche collaborato con molte organizzazioni umanitarie, come la Federazione delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, la Società della Croce Rossa Indiana (IRCS), la Società della Mezzaluna Rossa del Bangladesh (BDRCS), Yuganter, per aiutare a diffondere le notizie anche alla popolazione che non ha accesso a internet.
Google sta inoltre lavorando per espandere il sistema di allarmi salvavita anche in Asia meridionale e del Sud America, per poi ampliarlo in tutto il resto del mondo.