Una carriera che parte da un talent, ma che da subito promette molto di più.
Un talento che andava scoperto, per poi essere valorizzato ed arrivare ad un disco personale, cantautorale, dove Annalisa c’è tutta, mani, piedi e anima.
“Se avessi un cuore è un album importante, perché è un album scritto interamente da me e quindi un album in cui mi sono messa in gioco tantissimo, quindi oltre che importante, decisamente personale. Ci sono le cose che avevo necessità di raccontare, le storie che volevo raccontare e l’ho fatto in maniera molto istintiva. E’ un punto a cui è un po’ di tempo che voglio arrivare e finalmente con questo disco ho l’opportunità davvero di approfondire la scrittura e di raccontare in modo sincero, senza mettersi là e parlare di tutto e di niente. No solo quello di cui ho bisogno di parlare, quindi sono molto contenta. E’ un disco cantautorale, perché la scrittura è molto importante, però è un disco decisamente moderno, le sonorità sono modernissime e c’è molta elettronica dentro. Il concetto Se avessi un cuore, il titolo, è una provocazione. E’ una canzone contenuta nel disco e il senso è farsi un po’ un’analisi di coscienza nel momento in cui ci si rapporta con gli altri. E’ un invito a farsi questa domanda. E’ una cosa che cerco di fare spesso, ma a volte uno si dimentica per leggerezza, distrazione e finisce che si è percepiti in un modo diverso da come ci si sente o da come vorremmo essere percepiti. A volte è un attimo che stai pensando ad altro e non ti rendi conto che la persona che hai di fronte si aspetta qualcosa di diverso da te o qualcosa di meglio da te”.
Guarda tutta la videointervista di Annalisa nell’Auditorium Multimediale di RDS.